L’omaggio di Trieste Contemporanea al grande artista romeno, scultore, performer e insegnante a Londra che fu influente su una generazione di studenti e di artisti inglesi (tra i quali Antony Gormley, Anish Kapoor e Rachel Whiteread) è curato da Gabriella Cardazzo e Giuliana Carbi Jesurun e presenta lavori datati dal 1971 al 1987. La mostra è una co-produzione dell’istituto triestino con ArtSpace e con il MARe / Museum of Recent Art di Bucharest ed è realizzata in collaborazione con The Paul Neagu Estate (UK) di Londra, la Ivan Galley di Bucharest e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e con il patrocinio del Consolato Generale di Romania di Trieste, esponendo diversi lavori anche provenienti da collezioni italiane.
Sono esposte a Trieste opere prevalentemente degli anni Settanta, quando Neagu comincia la sua avventura inglese, nella quale forza in scultura i limiti dell’astrazione mentre usa il corpo come medium per le sue performance o i suoi eventi “rituali”. Dalla sua famosa performance “Hyphen-Ramp (588 Riots at the Serpentine)”, del 1976, fu tratto un film, ora alla Tate di Londra, che è presentato in mostra.
In mostra, tra i disegni creati tra il 1971 e il 1987, alcuni sono dedicati all’ Anthropocosmos, un termine usato dall’artista per definire l’insieme di cellule interconnesse che forma l’individuo umano come Universo, mentre è anche presente una litografia delle sue “Nine Catalytic Stations”, derivate dai suoi Hyphen: un concetto declinato in più opere. “A partire dagli anni Ottanta fino all’ultimo preoccupò l’artista: questo cerchio formato da nove sculture, come tutte le opere di Neagu, è un invito a sentire (percepire) con maggior acutezza e a pensare a come noi uomini comprendiamo il nostro complicato posto nel mondo.” (LLF)
Una inedita sezione fotografica raccoglie le fotografie di Gabriella Cardazzo scattate negli anni Settanta, quando Neagu fu spesso coinvolto nell’attività della Galleria del Cavallino di Venezia. Materiali documentativi della sua ricerca e della sua attività espositiva corredano la presentazione triestina aperta fino al 2 settembre.
*Fotografia di Gabriella Cardazzo: Paul Neagu in un momento della sua performance Hyphen-Ramp alla Serpentine Gallery, Londra, 1976