Martedì, 28 marzo 2017, ore 18,00, nella Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia avrà luogo l’inaugurazione della mostra di pittura intitolata “Passato al tempo futuro” di Ioan Augustin Pop, curata dal Prof. Aurel Chiriac, direttore del Complesso Museale di Oradea.
“Ioan Augustin Pop appartiene a quella categoria di artisti visivi – non molto incontrata – per i quali la celebrità è parte intrinseca del loro arsenale artistico e motivazionale. Quando dico questo ho in vista due aspetti dell’attività di Augustin Pop. Da un lato, lungo la sua intera carriera, l’artista ha rifiutato la regressione alla contemporaneità stabile. Sembra che da sempre ha desiderato dimostrare che, in conformità ad una celebre frase, se nell’arte vuoi appartenere alla contemporaneità sei già superato. Con i suoi due dottorati in teoria dell’arte è interessato alla teoria solamente per superarla, è interessato ai dibattiti della contemporaneità solo per poter passare, in maniera conseguente, oltre. Potrei dire che è uno dei pochi artisti che riescono ad essere – assimilando tutto quel che c’è da assimilare – contemporanei solo a loro stessi. Uno degli artisti che, nella geografia spirituale in cui il destino lo ha collocato, il futuro riesce qualche volta a raggiungerlo, mai il contrario! E non faccio, scrivendo queste righe, un semplice gioco di parole...
D’altro canto l’artista è, dico questo riducendo il significato, sempre seguito dalla buona ossessione per intendere teoricamente la propria pittura, prima che le proprie pitture esistano effettivamente sulla tela, dalla sua ubicazione in una certa dimensione artistica, del suo abbandono permanente. Tale segno della celebrità è stato assimilato nel tempo e in qualche maniera in un modo non ostentativo, in tappe successive – fatto che, inoltre, può dividere l’opera del pittore in periodi relativamente distinti, ma con razioni stilistiche unitarie – senza invece trasformare l’arte in una dimostrativa-teorica. Ioan Augustin Pop è riuscito, di lottare perennemente contro “il demonio della mente limitata”, contro l’autosufficienza di uno “stile radicato”, contro le comodità di pensiero ed espressione, per diventare un’artista visivo cerebrale, rimanendo allo stesso tempo un pittore di forza ed espressione. In tale area possiamo ritrovare Ioan Augustin Pop: nella convivenza, coabitazione perfetta tra teorico molto ben informato ed un artista che può scendere nelle viscere e la mineralità del reale, dato che la forma, il colore, il segno, il simbolo sono, per Ioan Augustin Pop, dissecate fino all’estremo, componenti reali di una vitalità artistica entropica ed esplosiva. Il rigore ideatico non ha mai annullato la spontaneità della pennellata di colore, le assi teoriche non lasciano nessun orma ossessiva sulla tela. E qui che risiede la bellezza ed il valore dell’opera di Ioan Augustin Pop, in questo nascondiglio di piani successivi, in ciascuna delle opere, o delle sue serie di opere.” (Aurel Chiriac, curatore)
Ioan Augustin Pop (n. 1955) è professore associato all’Università d’Ovest di Timişoara. Laureato dell’Istituto di Belle Arti “Ion Andreescu” di Cluj-Napoca, promozione 1983, è autore di varie mostre personali (Romania, Ungheria, Grecia, Slovacchia) e collettive (Romania, Ungheria, Italia, Germania, Portogallo, Moldova, Serbia, Kosovo, Montenegro, Repubblica Ceca).
La mostra, organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione col Complesso Museale di Oradea, sarà aperta al pubblico fino al 11 aprile 2017, da martedì al venerdì tra le ore 16.00-19.00 e da sabato a domenica tra le ore 10.00-13.00 e le 16.00-19.00, negli spazi espositivi della Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Venezia, Cannaregio 2215 – 30121 Venezia. L’evento si avvale del sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno e del Complesso Museale di Oradea. L’entrata è libera.