Autore: Eliza Macadan
Titolo: Pioggia lontano
Anno: 2017
Casa editrice: Archinto
Prefazione di: Amedeo Anelli
Eliza Macadan scrive da un luogo che potremmo definire svantaggiato del mondo, nella desolazione di una geografia particolare (la Bucarest del post comunismo), che è diventata emblema di ogni miseria e degradazione. Proprio l’attitudine sociale, oltre che umana, l’ha trasportata verso poesie lunghe e distese, leggerissime e quasi spoglie di effetti, un laboratorio pensante sulle barbarie dei primi anni 2000, che offrono al libro un resoconto prismatico, dove nella storia di tutti i giorni irrompono il politico e la Storia, intesa nei suoi accadimenti pubblici, geopolitici, cosmici. Dopo una prima lettura, Pioggia lontano, il nuovo libro di poesie di Eliza Macadan, può apparire come una raccolta di frammenti, di schegge, di brandelli di esperienza e di esche vive disseminate sulla pagina. Frammenti di un’esperienza improntata al desiderio di esprimere un’umanità intensa, precisa nella visione, tanto da sfociare quasi nel visionario.