Nicolae Titulescu (1882–1941) – a 80 anni dalla scomparsa del grande diplomatico romeno

In occasione dell’80° anniversario della scomparsa dell’eminente diplomatico romeno Nicolae Titulescu (1882–1941), foto d’epoca inedite o poco note che ritraggono l’allora ministro degli Esteri verranno pubblicate sulla pagina Facebook dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

Nell’anniversario della scomparsa di Nicolae Titulescu, spentosi in esilio a Cannes, in Francia, il 17 marzo 1941, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia commemora la rilevante figura del diplomatico romeno. Distintosi per le sue doti politiche, acquisì un indiscutibile prestigio internazionale, fu tra i strenui difensori degli accordi di Versailles del primo dopoguerra e ricoprì, due volte di seguito − nel 1930 e nel 1931 − la carica di presidente dell’Assemblea Generale della Società delle Nazioni con sede a Ginevra, antesignana dell’Organizzazione delle Nazioni Unite creata nel secondo dopoguerra. Per celebrarlo, la pagina Facebook dell’Istituto gli dedicherà una rievocazione costituita sia da foto d’epoca, inedite o poco note, provenienti da collezioni private romene e straniere, sia ripercorrendo gli eventi più significativi che hanno caratterizzato la vicenda umana e professionale di Nicolae Titulescu, dai primi passi in politica all’attività di membro e presidente dell’Assemblea Generale della Società delle Nazioni e stimato protagonista della diplomazia europea. Persuaso della necessità della cooperazione nelle relazioni internazionali, convinto assertore del multilateralismo tra gli Stati, della risoluzione pacifica delle controversie nella cornice istituzionale della Società delle Nazioni, Titulescu ha ricoperto per oltre un decennio il ruolo di delegato per la Romania presso la Società delle Nazioni. Ministro degli Affari Esteri tra il 1927 e il 1928 e tra il 1932 e il 1936, fu tra i più convinti e perseveranti promotori dell’inalterabilità dei confini decretati dagli accordi di pace di Parigi–Versailles (18 gennaio 1919–21 gennaio 1920) che posero fine al Primo conflitto mondiale. La sua condotta diplomatica fu sempre ispirata all’osservanza dei rapporti cordiali tra gli Stati, al rispetto e all’uguaglianza tra le Nazioni nell’ambito di un sistema di sicurezza collettiva più aperto e compartecipativo, in grado di eradicare l’uso della forza nella risoluzione delle controversie internazionali.

Laureato in giurisprudenza a Parigi, docente di Diritto Civile presso l’Università di Iaşi, poi all’Università di Bucarest, Nicolae Titulescu mosse i primi passi nella carriera diplomatica come membro dell’Assemblea Nazionale per l’Unità dei romeni, fondata nel 1918 nella capitale francese, dove l’emigrazione romena promuoveva la causa nazionale presso gli ex alleati dell’Intesa, dopo la conclusione della Pace di Buftea–Bucarest (5 marzo 1918). Delegato alla Conferenza di Pace di Parigi (1919–1920), Titulescu è stato firmatario, a nome del Governo romeno, insieme a Ioan Cantacuzino, del patto istitutivo della già citata Società delle Nazioni, organizzazione internazionale fondamentale prevista dal «sistema» di Versailles. Il 4 giugno 1920, Titulescu firmò il Trattato di Trianon che sanciva giuridicamente l’Unione della Transilvania alla Romania. In qualità di ministro delle Finanze (1920–1922), ha contribuito alla stabilizzazione e allo sviluppo dell’economia romena del primo dopoguerra e alla risoluzione equilibrata degli aspetti finanziari dell’ampia riforma agraria attuata in Romania nel 1921. L’incarico di ministro degli Esteri consentì a Titulescu di realizzare risultati apprezzabili e prestigiosi che gli garantirono la stima incondizionata della diplomazia internazionale. Nominato per ben due volte ministro plenipotenziario a Londra (1922–1927, 1928–1932), delegato alla Società delle Nazioni, due volte Presidente dell’Assemblea Generale dell’organizzazione internazionale con sede a Ginevra, Ministro degli Affari Esteri, è legittimamente considerato «uno dei diplomatici più intelligenti e abili dell’Europa contemporanea». Nicolae Titulescu, consapevole della necessità di fondare le relazioni internazionali sull’utilizzo delle politiche di sicurezza collettiva e sulla diplomazia come strumento indispensabile della risoluzione pacifica delle contese tra gli Stati, ha spianato la strada al ruolo che l’Organizzazione delle Nazioni Unite, organismo erede della Società delle Nazioni, avrebbe svolto nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale.


Didascalie delle foto:

1). Sinaia (Romania), 1933, Nicolae Titulescu (a sinistra) all’uscita dal Castello di Peleş, dove i membri del governo guidato da Alexandru Vaida Voievod (14 gennaio–13 novembre 1933) erano stati convocati dal re Carlo II (fonte: collezione privata);

2). Bled (Jugoslavia), 17 settembre 1935, Nicolae Titulescu (a sinistra) in una riunione di lavoro con Milan Stojadinović (al centro), Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno di Jugoslavia, e Edvard Beneš (a destra), ministro degli Affari Esteri della Repubblica Cecoslovacca (fonte: collezione privata);

3). Londra (Gran Bretagna), 17 marzo 1936, Nicolae Titulescu (al centro verso sinistra nell’immagine) alla riunione del Consiglio della Società delle Nazioni che ebbe luogo nella Queen Anne Hall del Palazzo di St. James della capitale inglese (fonte: collezione privata).