
Mostra foto-documentaria
«La Commissione Europea del Danubio, un'istituzione internazionale in terra romena»,
Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia,
29 aprile-15 maggio 2016
Venerdì, 29 aprile 2016, alle ore 18.00, presso la Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, l'istituto che svolge la propria attività nella celebre città d'arte italiana, in collaborazione con il Servizio Regionale di Galaţi dell'Archivio Nazionale della Romania e con l'Università del Danubio Meridionale di Galaţi, quindi con l'Università di Utrecht e con il supporto dell'Istituto Culturale Romeno di Bucarest, organizzerà l'inaugurazione della mostra foto-documentaria: «La Commissione Europea del Danubio, un'istituzione internazionale in terra romena».
All'apertura della mostra, che potrà essere visitata dal pubblico nei giorni che vanno dal 29 aprile al 15 maggio, interverranno il Prof. Cristian Luca (Vicedirettore dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia), il Dr. Adrian Pohrib (Direttore del Servizio Regionale di Galaţi dell'Archivio Nazionale della Romania), il Prof. Constantin Ardeleanu (Università del Danubio Meridionale di Galaţi) e il Dr. Paolo Tomasella (Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia).
La Commissione Europea del Danubio, con sede amministrativa a Galaţi e sede operativa a Sulina, fu un'istituzione internazionale fondata nel 1856, nel periodo successivo alla Guerra di Crimea, per garantire la libertà di navigazione e di commercio sulla grande arteria fluviale, assicurando nel contempo la neutralità del tratto marittimo del Danubio. La Commissione curò il drenaggio e la regolarizzazione del corso navigabile del fiume, la manutenzione delle dighe di Sulina e tutti gli aspetti organizzativi relativi alla funzionalità dei trasporti sul tratto marittimo del Danubio, dallo sbocco nel Mar Nero fino a Brăila, a monte del fiume. La mostra intende presentare al pubblico, su pannelli in forex, un'ampia e suggestiva selezione di riproduzioni ad alta definizione di fotografie e documenti d'epoca, corredati di dettagliate descrizioni in italiano, che delineano il percorso cronologico dell'istituzione, dalla fondazione fino alla conclusione dell'attività della Commissione, per mettere in evidenza la sua importanza e le conseguenze positive del suo operato sulla vita economica e culturale dei porti fluviali della Romania.
La mostra mette in luce l'ambiente cosmopolita, multiculturale e multietnico dei porti danubiani romeni, soprattutto di Sulina e Galaţi, i principali scali attraverso i quali avveniva all'epoca l'esportazione di merci dalla Romania verso i mercati europei. Le comunità dei porti fluviali romeni vivevano in un universo urbano nel quale le varie culture si svilupparono in maniera organica e conseguirono notevoli progressi in campo economico, sociale e culturale grazie all'impegno di un attivo ceto imprenditoriale e dell'intellighenzia locale, influenzandosi reciprocamente e convivendo in un clima di vivacità della vita economica e culturale che segnò tappe importanti nella modernizzazione e nel progresso economico, sociale ed istituzionale del Vecchio Regno e quindi della Grande Romania. L'attività della Commissione Europea del Danubio in terra romena fu legata essenzialmente alle città portuali di Sulina e Galaţi, dove l'istituzione ebbe le proprie sedi. Il contributo della Commissione alla modernizzazione e alla manutenzione della grande arteria fluviale ebbe diretto impatto anche sulla vita urbana dei porti danubiani; l'attività degli ingegneri che erano a capo dell'istituzione, specialisti stranieri con spiccata predisposizione all'innovazione e al progresso, e la loro influenza sulle élite sociali e politiche dei territori nei quali essi operarono non passò affatto inosservato, anzi ebbe conseguenze durature, con ricadute positive sullo sviluppo urbano. I rapporti intercorsi tra la Commissione e le istituzioni locali dei porti danubiani ebbe un impatto positivo sullo sviluppo dell'infrastruttura urbana, sull'avvio e il potenziamento delle norme attinenti all'urbanizzazione, sulla gestione delle opere pubbliche, sulla programmazione di una politica coerente nel campo della sanità pubblica, della prevenzione e del contrasto alle epizootie e alle malattie infettive.
La documentazione e l'elaborazione grafica dei pannelli sono dovute al curatore della mostra, il Prof. Constantin Ardeleanu, ordinario di storia contemporanea presso l'Università del Danubio Meridionale di Galaţi, con la collaborazione del personale specialistico del Servizio Regionale di Galaţi dell'Archivio Nazionale della Romania. La traduzione italiana dei testi è dovuta al Prof. Cristian Luca, al Dr. Andrea Fara e al Dr. Gianluca Masi.