Giornata di studio «Tempo e apparire. Per una fenomenologia dell’eterno»

Giornata di studio «Tempo e apparire. Per una fenomenologia dell’eterno», Sala Conferenze dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, sabato 13 luglio 2024

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con la Facoltà di Filosofia dell’Università di Bucarest, il Centro di Ricerca di Storia delle idee filosofiche, il Centro Casa Severino e l’Associazione di Studi Emanuele Severino di Brescia, organizza la Giornata di studio «Tempo e apparire. Per una Fenomenologia dell’eterno», incontro che si svolgerà presso la Sala Conferenze dell’Istituto, sabato 13 luglio 2024, dalle ore 9:00 alle ore 19:00. Le relazioni incluse nel programma della Giornata di studio sonno suddivise in tre sessioni che riuniscono undici interventi, seguiti ciascuno da una breve discussione. La Giornata di studio mira a destare l’interesse di un vasto pubblico e non ha valenze esclusivamente scientifiche bensì anche educative, infatti sarà rivolta ad un’utenza specializzata, composta prevalentemente da studenti (del ciclo triennale, magistrale e dottorale) provenienti dai programmi di studio che afferiscono alle università delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. La Giornata di studio è organizzata in occasione dell’ultimazione della prima traduzione in lingua romena delle opere di uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento: Emanuele Severino (1929–2020). Questa iniziativa, infatti, si pone in continuità con la Giornata di studio «In cammino verso i primi filosofi: Martin Heidegger ed Emanuele Severino», la quale si è svolta il 18 giugno 2023, sempre presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in concomitanza con l’avvio della traduzione dell’opera di Severino.

La prima parte della Giornata di studio «Tempo e apparire. Per una fenomenologia dell’eterno» sarà dedicata ad un approccio fenomenologico, sia statico che – soprattutto – genetico: si discuterà del ruolo del processo di auto–temporalizzazione (Zeitigung) nella formazione dell’esperienza, ma anche di come il rapporto tra tempo ed apparire possa esplicitare quei presupposti epistemologici – e persino ontologici – che stanno alla base della fenomenologia stessa. È proprio sulla base di questa rivalutazione dei fondamenti della fenomenalità che la seconda parte della Giornata di studio si prefigge di seguire la filosofia di Severino nel suo tentativo di tenere insieme il «logico» e il «fenomenologico», di conciliare l’apparire e lo scomparire delle cose con l’eternità degli essenti. Questo intreccio sarà ulteriormente esaminato, durante l’ultima parte della manifestazione, quando il significato stesso di ciò che chiamiamo «vissuto» sarà messo in discussione sulla base di una puntuale e precisa descrizione fenomenologica delle nostre esperienze temporali. Lo spunto per quest’ulteriore disamina sarà fornito dall’analisi della struttura stratificata della coscienza e dei suoi limiti, i quali risultano essere progressivamente messi in discussione dalle innovazioni delle neuroscienze o dell’intelligenza artificiale.

I lavori della Giornata di studio si terranno in italiano e in inglese, con la partecipazione di docenti, ricercatori e studiosi italiani e romeni, non solo nella convinzione che gli obiettivi prefissati saranno così pienamente raggiunti ma anche con l’auspicio di riuscire a delineare nuove prospettive di collaborazione tra studiosi ed esperti dell’argomento e le istituzioni di entrambe le parti.