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Il Dialogo tra il Dott. Riccardo Calimani, la Prof.ssa Donatella Calabi e il Prof. Grigore Arbore Popescu riguarderà la storia arhitettonica, urbanistica e socio-politica del Ghetto veneziano, in occasione della Giornata Internazionale della Memoria dedicata alla Commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
Il dibattito potrà essere seguito sui canali Youtube e Facebook dell'IRCCU Venezia mercoledì 27 gennaio 2021, dalle ore 17.00.
Il Ghetto veneziano é la prima struttura segregazionista d'Europa (1516), una delle poche nel suo genere che ha mantenuto le sue caratteristiche arhitettoniche, fisiche e la struttura demografica. Il Ghetto di Venezia è ancora abitato da ebrei. Nel 1943 e 1944 fu teatro della deportazione di diverse centinaia di persone, la maggior parte delle quali persero la vita neicampi di concentramento.
La Prof.ssa Donatella Calabi, docente emerito di Storia urbana all'Università di Architettura di Venezia, autrice di numerose opere di riferimento sulla storia dell'architettura rinascimentale e moderna, ha dedicato alcuni suoi scritti alla storia del noto Ghetto veneziano (cfr. Venezia e il Ghetto. Cinquecento anni del „recinto degli ebrei”, Torino, 2016) la prima area “chiusa” in una città europea basata su considerazioni etnico-religiose.
Il Dott.Riccardo Calimani, influente storico, scrittore e giornalista televisivo, sicuramente il più importante ricercatore italiano di storia ebraica in Italia (Storia degli ebrei italiani, Milano, 2013) e in Europa (Storia dell'ebreo errante, Mondadori, Milano, 2002). Calimani, uno degl gli autori di libri sulla storia degli ebrei veneziani (vedi Storia del Ghetto di Venezia. (1516-2016), Mondadori, Milano, 2016), é anche una delle firme di riferimento nel catalogo Mondadori.
È necessario conoscere dalle fonti le motivazioni del fenomeno della segregazione, in virtù del quale si è creata la mentalità persecutoria e l'atteggiamento antisemita che ha portato alle tragiche persecuzioni naziste, alle quali si sono allineate le persecuzioni messe in atto dal regime fascista di Mussolini. Affinché la storia della segregazione sia ben inquadrata in un contesto umano è necessario avere davanti a noi l'immagine fisica dell'ambiente urbano nel corso deis ecoli, fino al periodo della tragedia che ha portato alla prima deportazione e alla seconda deportazione di un imponente numero di ebrei veneziani nel 1943 e poi nel 1944. Molti di loro sono stati internati ed uccisi nei campi di sterminio.
Nell'attuale contesto internazionale, segnato da crescente intolleranza, xenofobia e antisemitismo, il drammatico episodio dell'Olocaus connesso agli ebrei veneziani é una parte della lezione di storia di un drama nazionale ed universale che non dovrebbe mai essere dimenticato. Nella politica interna e internazionale, la Romania ha costantemente promosso l'identificazione e l'assunzione delle responsabilità storiche davanti alla tragedia dell’Olocausto e ha condannato il negazionismo e l’antisemitismo.
Secondo la risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 2005, la commemorazione internazionale delle vittime dell'Olocaustoviene celebrata ogni anno il 27 gennaio. La Romania ribadisce, in ogni occasione, il suo impegno a rafforzare gli strumenti legali e istituzionali che prevengono e sanzionano l'antisemitismo e ogni forma di razzismo, xenofobia, discriminazione razziale e intolleranza.
Il video è stato realizzato da Roxana Mihaly, borsista "Nicolae Iorga" dell'IRCRU Venezia.