"Lungo il cammino della memoria" – Dialogo in occasione della Giornata Internazionale della Memoria

"Lungo il cammino della memoria" – Dialogo in occasione della Giornata Internazionale della Memoria: https://www.youtube.com/watch?v=qk2Xt6yqEec


L'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia organizza in collaborazione con la Casa editrice Salomone Belforte, il 27 gennaio 2022, un dialogo dal titolo "Lungo il cammino della memoria", dedicato alla Giornata Internazionale della Memoria. L'evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di IRCCU Venezia.

Interveranno: Guido Guastalla, editore ed autore di libri e articoli sulla storia e la cultura degli ebrei, direttore della Casa Editrice Salomone Belforte; il noto uomo di cultura e storico Riccardo Calimani, autore di numerosi studi e libri sulla storia degli ebrei dell’Europa e dell’Italia e del rapporto del destino delle comunità ebree con la Shoah; Alberto Castaldini, storico, già direttore dell'Istituto Italiano di Bucarest, professore associato dell’Universita Babes-Bolyai di Cluj-Napoca. L'evento sarà moderato dal direttore dell'IRCRU Venezia, Grigore Arbore Popescu.

La Casa Editrice Salomone Belforte sorta a Livorno dalla libreria omonima nata nel 1805; è specializzata in storia e cultura ebraica ed è riconosciuta come una delle più importanti studiosi ebrei nel mondo. Nel 2018 la casa editrice ha pubblicato il libro L'immagine dell'ebreo: Gli stereotipi antisemiti nella cultura romena e nell'Europa centro-orientale (in romeno: Imaginea evreului în cultură română. Studiu de imagologie în context est-central european, Humanitas Casa editrice, Bucarest, 2001) di Andrei Oișteanu, tradotto da Francesco Testa e Horia Corneliu Cicortaș, per la Collezione di Studi Ebraici (Collana di Studi Ebraici), presentata all'IRCCU di Venezia nel gennaio 2020.

Guido Guastalla è editore e autore di libri e articoli sulla storia e la cultura degli ebrei; laureato in filosofia, dal 2001 è direttore della Casa editrice Salomone Belforte; è presidente dell'Associazione di Amicizia Ebraico-Cristiana di Livorno; è il presidente dell'Associazione Open Society, membro della Federazione Magna Charta Italia, che possiede un'importante biblioteca e archivio di documenti storici. Attualmente vive e lavora a Livorno.

Riccardo Calimani, ingegnere, laurea in filosofia, autorevole scrittore e giornalista televisivo (è stato per molti anni direttore della rete RAI-TV del Nordest), sicuramente il più importante ricercatore italiano di storia ebraica italiana (Storia degli ebrei italiani, Milano, 2013) ed Europa (Storia dell'ebreo errante, Milano, 2002), figura di spicco tra gli autori di libri sulla storia degli ebrei veneziani, cfr Storia del Ghetto di Venezia (1516-2016), Casa editrice Mondadori, Milano, 2016), una delle firme di riferimento del catalogo Mondadori.

Alberto Castaldini è storico, professore associato presso l'Università Babeş-Bolyai di Cluj Napoca, dove insegna filosofia e teologia della storia presso la Facoltà di Teologia Greco-Cattolica e presso l'Istituto di Studi Ebraici ”Moshe Carmilly”; è stato direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e addetto culturale dell'Ambasciata d'Italia in Romania (2006-2010); è membro onorario dell'Istituto di Storia "Nicolae Iorga" di Bucarest dell'Accademia di Romania, Professore Onorario dell'Università "Babeş-Bolyai" di Cluj-Napoca e Dottore Onorario dell'Università "1 dicembre 1918" di Alba Iulia; giornalista professionsta.


È necessario conoscere dalle fonti le motivazioni del fenomeno della segregazione, in virtù del quale si è creata la mentalità persecutoria e l'atteggiamento antisemita che hanno portato alle tragiche persecuzioni naziste, alle quali si sono allineate le persecuzioni messe in atto dal regime fascista di Mussolini. Affinché la storia della segregazione sia ben inquadrata in un contesto umano è necessario avere davanti a noi l'immagine fisica dell'ambiente urbano nel corso dei secoli, fino al periodo della tragedia delle deportazioni di masssa e alla seconda deportazione di un imponente numero di ebrei italiani, tra cui tanti veneziani, nel 1943 e poi nel 1944. Molti di loro sono stati internati ed uccisi nei campi di sterminio.

Nell'attuale contesto internazionale, segnato da crescente intolleranza, xenofobia e antisemitismo, il drammatico episodio dell'Olocausto connesso agli ebrei veneziani é una parte della lezione di storia di un dramma nazionale ed universale che non dovrebbe mai essere dimenticato. Nella politica interna e internazionale, la Romania ha costantemente promosso l'identificazione e l'assunzione delle responsabilità storiche davanti alla tragedia dell’Olocausto e ha condannato il negazionismo e l’antisemitismo.

Secondo la risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 2005, la commemorazione internazionale delle vittime dell'Olocausto viene celebrata ogni anno il 27 gennaio. La Romania ribadisce, in ogni occasione, il suo impegno a rafforzare gli strumenti legali e istituzionali che prevengono e sanzionano l'antisemitismo e ogni forma di razzismo, xenofobia, discriminazione razziale e intolleranza.