Mostra d’arte contemporanea «Bucoliche» dell’artista Mihail Călin
Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia,
4–19 giugno 2019
Martedì, 4 giugno 2019, alle ore 18,00, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, col sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, organizza l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea «Bucoliche» dell’artista Mihail Călin. La mostra intende portare all’attenzione del pubblico, tra il 4 e il 19 giugno 2019, presso la Piccola Galleria dell’Istituto, situata in Cannaregio 2212, 30121 Venezia (VE), alcune decine di lavori di dimensioni variabili realizzati con materie prime vegetali su supporto tessile e ligneo, opere che riflettono le peculiarità dell’universo rurale romeno, del paesaggio campestre, fino alle tradizioni e ai costumi specifici del mondo dei villaggi di campagna, ma anche del paesaggio danubiano e lacustre. Le opere sono il risultato della maestria e del senso estetico dell’artista, la cui particolarità è dovuta sia ai materiali utilizzati che alla tecnica di esecuzione dei lavori stessi. L’artista utilizza il supporto di materiale ligneo e tessile per la sua composizione, si serve di materie prime vegetali, creando magie floreali, paesaggi bucolici e campestri, ecc.: opere la cui espressione è indissolubilmente legata sia ai temi affrontati che alle tecniche esecutive.
L’esposizione presenta al pubblico il pittoresco universo rurale romeno, enfatizzato attraverso i lavori realizzati in modo non convenzionale, utilizzando tecniche e materiali insoliti. Il paesaggio rurale, le tradizioni e i costumi specifici del mondo dei villaggi sono interpretati con maestria dall’autore, dimostrando le sue creazioni un talento artistico indiscutibile, le sue opere essendo esposte con successo di pubblico e di critica a livello nazionale e internazionale.
Mihail Călin nasce il 1o giugno 1943 nella città di Soroca in Bessarabia, ma assieme alla famiglia trovò presto rifugio al di là del Prut, a Iaşi. Ha frequentato le scuole primarie, ginnasiali e liceali nella città di adozione, studiando poi canto, presso la classe del professor Visarion Huţu, al Conservatorio «George Enescu» di Iaşi. Conclusi gli studi universitari, diviene per concorso artista lirico dell’Opera Nazionale di Iaşi. Nel corso di tutta la sua intera attività, ha coltivato con maestria la propria creatività artistica, utilizzando non convenzionali tecniche di esecuzione e materie prime vegetali, esponendo i propri lavori in una sua prima personale agli inizi degli anni ‘70 nel foyer del Teatro Nazionale di Iaşi. Seguì la partecipazione a un’esposizione collettiva, nell’agosto 1972, a Varna (Bulgaria). Dopo il 1989, ha esposto le proprie opere in Francia (a Saintes e Poitiers, nel 1993) e in Gran Bretagna, a Chichester (1998), Guildford (1999), Stratford-upon-Avon (1999), Brighton (2000), Winchester (2000), Rochester (2001), Gillingham (2003). Nel giugno 2009 ha presentato a Iaşi, presso la locale Biblioteca Regionale «Gheorghe Asachi», la mostra personale dal titolo «Armonia e contrasto». In modo analogo, ha esposto i propri lavori in esposizioni collettive in Romania (Iaşi, Bacău, Gura Humorului) e nella Repubblica di Moldavia (Chişinău, Edineţ, Soroca).
«Le forme di espressione nel campo dell’arte assicurano una verbosità insorgente e controversa. Le implicazioni nell’arte dell’artigiano segnano il tumulto delle ricerche interiori e persino il mistero. L’artista lirico Mihail Călin, dell’Opera Nazionale di Iaşi, è maestro sia dell’interpretazione musicale dal vivo che dell’atto della creazione plastica che si fa strada verso gli spettatori. I molti stati che sono predestinati ad un artista passano attraverso il filtro del suo essere. Evocando come una confessione analitica, i suoi lavori esprimono una sincera e costante dedizione all’espressione attraverso l’insolito uso delle materie prime vegetali, per trasmettere allo spettatore un messaggio, un vivere, un impulso. Temperamento riflessivo, generatore di energia, Mihail Călin dimostra attraverso le sue creazioni artistiche un autentico talento, che si manifesta nell’approccio a tecniche peculiari e allo stesso tempo complesse. Dal lavoro di questo artista emerge un altro universo di vita, di pensiero, di espressione» (Valentin Ciucă, critico d’arte).
«Quando i sentimenti interiori dell’essere hanno il desiderio di manifestarsi e di liberarsi, trovano multiple e variegate modalità e vie di evasione. Questi sentimenti interiori acquisiscono un contorno visibile attraverso forme diverse, che culminano nell’arte. A circa 2000 anni fa si fanno risalire le prime forme artigianali che lavorano materie prime vegetali per creare opere artistiche, si pensa nella zona del Kerala, nell’India Meridionale. Questa tecnica si è poi diffusa in altri continenti. E così è giunta anche nel nostro Paese [Romania]. Uno dei promotori di quest’arte è il nostro “esiliato” Mihail Călin. A canto al lavoro di artista lirico presso l’Opera Nazionale di Iaşi, Mihail Calin si è perfezionato in questa arte artigianale. La fragilità delle piante, la loro finezza, ma anche la simbiosi tra materia prima e artista, hanno portato alla comparsa di molte notevoli creazioni. Le opere riflettono abilità, talento, lavoro di precisione, abnegazione, un mondo speciale. Queste creazioni sono di fatto lo specchio di un talento intensamente vissuto, che riproduce la profonda empatia tra l’artista Mihail Călin e le tecniche in cui egli eccelle. Dopo anni e anni di lavoro, dopo mostre nel Paese e all’estero, le creazioni dell’artista sono entrate a far parte delle collezioni di privati e dei musei» (Costel Iftinchi, giornalista, caporedattore della Rivista «Galeria naivă»).