
Le conferenze del Teatro Nazionale di Bucarest
presentate al pubblico italiano
La politica estera della Romania e il paradigma del vincitore
Bogdan Aurescu
La quinta conferenza,Bogdan Aurescu - L’interesse nazionale e l’attualità della sovranità. La politica estera della Romania e il paradigma del vincitore è disponibile con sottotitoli in italiano a partire dal27 luglio 2021.
Le conferenze scelte per questa prima serie sono disponibili, in lingua originale e con sottotitolazione in italiano, sulla pagina Facebook dell’Accademia e sul canale YouTube del Teatro Nazionale di Bucarest:
27 marzo: Matei Vișniec -Teatru și jurnalism. Influențe reciproce / Teatro e giornalismo. Influenze reciproche
29 aprile: Gigi Căciuleanu -L'Om Gigi: Linii_Trasee_Semne_Sensuri / L’Om Gigi: Linee_Percorsi_Segni_Sensi
29 mai: Ioan Aurel Pop –Cultura română între Occidentul latin și Orientul bizantin / La cultura romena fra l’Occidente latino e l’Oriente bizantino
30 giugno: Andrei Pleşu -Despre inimă / Parlare del cuore
27 iulie: Bogdan Aurescu -Interesul naţional şi actualitatea suveranităţii. Politica externă a României şi paradigma învingătorului / L’interesse nazionale e l’attualità della sovranità. La politica estera della Romania e il paradigma del vincitore.
Bogdan Aurescu è stato nominato ministro degli Affari esteri della Romania il 4 novembre 2019. È diplomatico di carriera (dal 1996) e ha il grado diplomatico di ambasciatore (dal 2014). È membro della Commissione di diritto internazionale delle Nazioni Unite, per il mandato 2017-2022. Bogdan Aurescu ha una lunga carriera diplomatica. Da maggio 2016 a novembre 2019 è stato Consigliere presidenziale per la politica estera del Presidente della Romania. E’ professore ordinario dal 2015 presso il Dipartimento di Diritto Pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bucarest, dove insegna Diritto Pubblico Internazionale, Organizzazioni e relazioni internazionali, Giurisdizioni internazionali. È membro della Corte Permanente di Arbitrato dell'Aia, membro supplente della Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto (Commissione di Venezia) del Consiglio d'Europa e Arbitro nominato dalla Romania, ai sensi dell'art. 2 dell'allegato VII alla Convenzione delle Nazioni Unite.
La conferenza
“Dobbiamo imparare a mettere in valore il progetto, che, una volta avviato, viene lavorato con cura per lievitare ed essere portato a compimento. Perché noi romeni, con un tasso di intelligenza iscritto nel nostro codice genetico, abbiamo tante idee e progetti brillanti, che abbandoniamo perché ci annoiamo in fretta e non abbiamo ancora imparato il valore della perseveranza quotidiana. Ho imparato, inoltre, da tutti questi esempi e fascicoli che hanno avuto un lieto fine per la Romania, che possiamo imparare a costruire la fiducia in noi stessi, nelle nostre forze e capacità. Che possiamo difendere il nostro interesse nazionale a testa alta. E, soprattutto, che possiamo dimostrare che quel maledetto sentimento mioritico di essere predestinati all’essere vittime dell’ingiustizia, anche quando si è dalla parte del giusto, quel sentimento può essere sconfitto. Perché quel sentimento, che vive ancora nel profondo della nostra mente collettiva, non è altro che un'illusione dannosa. Possiamo, insieme, superarlo con quello che facciamo! Gli strumenti efficaci, i progetti appropriati e necessari, i team e le persone giuste: ne ho parlato ora, davanti a voi, molto più del dovuto, portando anche degli esempi. Lo ribadisco, si tratta di una visione strettamente personale che coinvolge solo me stesso. Ma, per quanto mi riguarda, tutti questi ingredienti costituiscono la ricetta necessaria per una politica estera vincente, al servizio dell'interesse nazionale. Non resta che rispondere a una domanda: È mai possibile il "paradigma del vincitore" nella politica estera della Romania?”(Bogdan Aurescu).