L’anniversario della nascita di Gregor von Rezzori

Lunedì, 17 novembre 2014, dalle ore 17.30, nella sala “Marian Papahagi” dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia si svolgerà, in occasione dell’anniversario della nascita dello scrittore, la conferenza dedicata alla personalità di Gregor von Rezzori, tenuta dai professori Ion Pop (Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca) e Grigore Arbore Popescu (Consiglio Nazionale delle Ricerche).Gregor von Rezzori (pseudonimo di Gregor Arnulph Hilarius d’Arrezzo) è nato nel 1914 in Bucovina, a Černivci (Cernăuţi), allora territorio dell’Austria-Ungheria. Proveniente da una famiglia di origini aristocratiche, ebbe l’intero destino sotto l’insegna dell’eclettismo, della libertà intellettuale e professionale. Conseguì gli studi all’Università di Vienna, poi a Berlino dove si stabilì nel 1938. Fu cittadino austro-ungherese e romeno, pendolando poi tra Parigi, Roma, Stati Uniti e Toscana. Passò a miglior vita nel 1998, a Santa Maddalena, nei pressi di Firenze. Alla sua memoria, il comune di Firenze ha istituito, nel 2007 il premio per la letteratura straniera Vallombrosa Von Rezzori.
Fu scrittore, memorialista, sceneggiatore, ma anche attore, artista visivo, critico d’arte e collezionista. Parlava fluentemente il tedesco, il romeno, l’italiano, il polacco, il russo, l’yiddish, il francese e l’inglese. Conobbe il successo letterario nel 1953, con Maghrebinische Geschichten, una raccolta di storie in chiave parodica che avevano quale tema la sua giovinezza nella Bucarest degli anni ‘30. Il suo talento fu confermato da romanzi quali Ödipus siegt bei Stalingrad (1954), Der Tod meines Bruders Abel (1976), ma nel mondo anglofono attirò l’attenzione con la storia Memoiren eines Antisemiten (inclusa ulteriormente nel romanzo del 1979) pubblicata sul The New Yorker e notata dallo scrittore Elie Wiesel, che lo definì “un grande narratore”. Pubblicò oltre venti romanzi e storie autobiografiche e ottenne prestigiosi premi letterari: Theodor‒Fontane‒Preis (1959), Premio Scanno (1987), Premio Boccaccio, Premio Lorenzo Il Magnifico. Il romanzo Le memorie di un antisemita (Denkwürdigkeiten eines Antisemiten 1979) fa parte di una trilogia dedicata alla storia europea della prima parte del ventesimo secolo, i seguenti due romanzi (Ein Hermelin in Tschernopol. Ein maghrebinischer Roman ‒ 1958 şi Blumen im Schnee ‒ 1989) essendo pubblicati nella collezione “Raftul Denisei” della casa editrice romena Humanitas.

Il prof. [b]Ion Pop è poeta, critico e storico della letteratura, ma specialmente dell’avanguardia romena. La sua carriera letteraria include volumi di versi, di critica letteraria e traduzioni, numerosi articoli pubblicati in riviste di specialità italiane, romene e straniere. Al suo nome e collegata l’esistenza del periodico culturale di Cluj l’Echinox, rivista di grande prestigio intellettuale che ha diretto per 17 anni.Il prof. Grigore Arbore Popescu è scrittore, critico e storico d’arte romeno stabilito in Italia. Si è laureato presso la Facoltà di Storia dell’Università di Bucarest, sezione storia antica e archeologia (1965), nonché presso l’Istituto di Belle Arti “Nicolae Grigorescu”, sezione storia e teoria dell’arte (1970). Nel 1975 otteneva il dottorato di ricerca a Pisa, discutendo presso la Scuola Normale Superiore una tesi in storia dell’arte, quindi conseguiva, nel 1981, il dottorato di ricerca in filologia presso l’Università di Bucarest. Dal 1982, Grigore Arbore Popescu è Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, mentre nel 2003, Cavaliere dell’Ordine del Fedele Servizio della Romania.

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