La cultura romena - tra l'Occidente latino e l'Oriente bizantino

La cultura romena - tra l'Occidente latino e l'Oriente bizantino

Le conferenze del Teatro Nazionale di Bucarest

presentate al pubblico italiano

La cultura romena - tra l'Occidente latino e l'Oriente bizantino

Accad. Ioan-Aurel Pop




L'Accademia di Romania in Roma in collaborazione con il Teatro Nazionale “Ion Luca Caragiale” di Bucarest presentano la terza conferenza della serie Le Conferenze del Teatro Nazionale presentate al pubblico italiano. Iniziate quasi ottant'anni fa da Ion Marin Sadoveanu, le Conferenze del Teatro Nazionale sono tornate sul palcoscenico della Sala Studio a partire dal 2006 con invitati di spicco della cultura romena e temi tra i più diversi, di grande interesse e pertinenza.

La terza conferenza, Acad. Ioan-Aurel Pop - Cultura română - între Occidentul latin și Orientul bizantin / La cultura romena - tra l'Occidente latino e l'Oriente bizantino,sarà presentata il 29 maggio.

Le conferenze scelte per questa prima serie sono disponibili, in lingua originale e con sottotitolazione in italiano, sulla pagina Facebook dell’Accademia e sul canale YouTube del Teatro Nazionale di Bucarest:

  1. 27 marzo: Matei Vișniec -Teatru și jurnalism.Influențe reciproce / Teatro e giornalismo. Influenze reciproche
  2. 29 aprile: Gigi Căciuleanu -L'Om Gigi: Linii_Trasee_Semne_Sensuri / L’Om Gigi: Linee_Percorsi_Segni_Sensi
  3. 29 mai: Ioan Aurel Pop –Cultura română între Occidentul latin și Orientul bizantin / La cultura romena fra l’Occidente latino e l’Oriente bizantino
  4. 30 giugno: Andrei Pleşu - Despre inimă / Parlare del cuore
  5. 27 luglio: Bogdan Aurescu - Interesul naţional şi actualitatea suveranităţii. Politica externă a României şi paradigma învingătorului / L’interesse nazionale e l’attualità della sovranità. La politica estera della Romania e il paradigma del vincitore.

Ioan-Aurel Pop è storico, professore ordinario, è stato Rettore dell’Università Babeș - Bolyai di Cluj (2012-2020) e attualmente ricopre l’incarico presidente dell’Accademia Nazionale Romena (dal 2018). I temi principali della sua ricerca si concretizzano nell'indagine di importanti segmenti per la storia medievale dei romeni e dell'Europa Centrale e Sud-orientale: le istituzioni medievali romene, le assemblee esecutive e nobiliari; le formazioni politiche romeno-slave in Transilvania nel periodo tra i secoli IX-XIV; i rapporti dei romeni della Transilvania con lo spazio romeno extra-carpatico; l'influenza bizantina sui romeni del nord del Danubio; le relazioni della Transilvania con l'Europa Centrale e Occidentale; la struttura etnica e confessionale della Transilvania e dell'Ungheria nel Medioevo, ecc. È autore e coautore di oltre 70 libri, trattati, manuali, centinaia di studi e articoli scientifici, è Doctor Honoris Causa di molte università in Romania e all'estero, membro titolare dell'Accademia Nazionale Romena, dell'Accademia Europea delle Scienze e delle Arti di Salisburgo, dell'Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova e membro corrispondente dell'Accademia Europea delle Scienze, delle Arti e delle Lettere di Parigi. È stato direttore del Centro Culturale Romeno di New York (1994-1995), direttore dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (2003-2007), professore invitato presso l'Università di Trento (20012-2003), professore invitato presso l’Università Ca' Foscari di Venezia (2003-2008). Dal 1990 è membro della Commissione di Storia delle Relazioni Internazionali del Comitato Internazionale di Scienze Storiche (Milano) dal 1990.

La conferenza

I romeni sono l’unico popolo europeo che, per la loro origine romana, per il loro nome derivato da Roma, per la lingua romanza e per il modo di accesso alla comunità cristiana, sono, da un lato, occidentali, e dall’altro lato, per la loro componente slava, per lo slavo usato nel passato come lingua di culto, delle cancellerie e della cultura medievale, per l'alfabeto cirillico (in uso fino all’Ottocento), per la loro chiesa bizantina, sono orientali. La cultura romena ha oscillato tra questi due estremi prima di arrivare alla sincronizzazione con il modello di successo occidentale, in una sintesi sui generis. Da qui provengono i due principali orientamenti culturali: quello latinista, modernista e pro-occidentale e quello proto-cronista, autoctonista e tradizionale - che hanno segnato la nostra esistenza e ci hanno dato la specificità di una cultura di incrocio. Ioan-Aurel Pop