Mostra di pittura, disegno e grafica ANTONIO ZUMINO (1864–1927) UN ARTISTA FRIULANO TRA L’ITALIA E LA ROMANIA

Sabato, 19 dicembre 2015, alle ore 17,00, presso la Galleria Spazio d'Arte «Ciro di Pers» - Palazzo Municipale di Majano (UD), il Comune di Majano, l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, la Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli Majano e il Museo di Arti Visive di Galați, con il supporto dell'Istituto Culturale Romeno di Bucarest e della Comunità Collinare del Friuli, e in collaborazione con l'Associazione Culturale Zemlja, l'Associazione socio-culturale italo-romena «George Enescu» di Sacile e Mauro Vita - restauro e conservazione, organizzano l'inaugurazione della mostra di pittura, disegno e grafica Antonio Zumino (1864-1927) un artista friulano tra l'Italia e la Romania.

Interverranno: Prof. Cristian Luca (Vicedirettore dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia), Dr. Dan Basarab Nanu (Direttore del Museo di Arti Visive di Galați), Arch. Dr. Paolo Tomasella (curatore della mostra, esperto dell'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia) e Dott. Lieto Molinaro, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Majano. Ingresso libero; per ulteriori informazioni: tel.: 041 52 42 309; e-mail: istiorga@tin.it

La mostra presenterà al pubblico italiano, tra il 19 dicembre 2015 e il 24 gennaio 2016, nelle sale espositive dello Spazio d'Arte «Ciro di Pers» - Palazzo Municipale di Majano (UD), una raccolta pressoché completa delle opere finora note dell'artista friulano Antonio Zumino: pittura su cavalletto, disegni, varie tecniche incisorie, lavori provenienti dall'archivio parrocchiale della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli Majano, dal patrimonio artistico di proprietà del Comune di Majano e dalle collezioni del Museo di Arti Visive di Galaţi.

Antonio Zumino (Majano, 1864-Roma, 1927), pittore formatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, giunse in Romania appena ventiduenne, a seguito delle committenze ricevute per eseguire gli affreschi di alcune chiese e la decorazione muraria di abitazioni private di facoltose famiglie della città. Risiedendo a lungo nei porti romeni sul Danubio, Brăila e Galaţi, dove si distinse nella pittura su cavalletto, nonché come disegnatore e incisore, Zumino tenne lezioni private di disegno e pittura ad olio avendo tra i suoi allievi le future artiste dell'avanguardia romena Lola Schmierer Roth e Jeanne Helder Coppel. Ritrattista e paesaggista di grande talento, Antonio Zumino ha raffigurato personaggi e scene tratte dal mondo urbano e dall'universo contadino appartenente all'entroterra dei porti danubiani nei quali risiedette insieme alla sua famiglia. Osservatore acuto e di notevole sensibilità artistica della vita quotidiana dei porti romeni, l'artista friulano fu uno dei protagonisti dello stile espressivo che traeva la sua vitalità dall'accademismo adeguato al gusto locale per la paesaggistica e per il ritrattismo, che egli potenziava con il suo spiccato senso del dettaglio fisiognomico.

Zumino trascorse quasi trentadue anni in Romania, risiedendo soprattutto a Galaţi. Nella città portuale della storica regione romena della Moldavia meridionale, egli visse il periodo più fecondo della sua attività artistica. L'artista friulano dimostra nei suoi lavori una costante predilezione per la rappresentazione della figura umana. I personaggi di diversa estrazione sociale sono raffigurati con minuziosità, in modo realistico, e sui loro visi si leggono la preoccupazione e la fatica, oppure la distensione e la serenità. Per eseguire i ritratti, utilizzando il modello naturale messo in posa, Zumino adoperò spesso varie tecniche incisorie, oppure il pastello, mentre i suoi paesaggi sono perlopiù dipinti ad olio su tela e rivelano la maestria di matrice classica di un artista di grande talento. Pur operando in un ambito locale ed essendo oggi ingiustamente dimenticato o comunque poco noto, sia in Italia sia in Romania, Antonio Zumino diede la sua impronta originale ad una produzione artistica di indubbia qualità espressiva.

La Romania fu per Antonio Zumino la seconda patria, la terra d'adozione che ebbe un ruolo significativo nella sua definitiva affermazione come artista, poiché il più produttivo periodo della sua carriera risale ai tempi del lungo soggiorno a Brăila e soprattutto a Galaţi. Zumino appartiene ugualmente alla cultura italiana come a quella romena, in quanto esponente ancora troppo poco noto del tradizionalismo nell'arte pittorica romena tra l'ultimo ventennio dell'Ottocento e la vigilia della Grande Guerra. Pur ascrivendo l'opera di Zumino all'accademismo quale corrente europea e dell'arte romena, l'artista friulano dimostrò una certa versatilità stilistica negli anni che precedettero l'avvio della Grande Guerra e nel periodo successivo alla prima conflagrazione mondiale, adeguando la sua tecnica pittorica al modernismo, i cui elementi si avvertono anche nella sua produzione grafica a partire dalla seconda decade del Novecento.

Organizzatori: Comune di Majano, Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli Majano, Museo di Arti Visive di Galați.

Con il sostegno di: Istituto Culturale Romeno di Bucarest, Comunità Collinare del Friuli.

Con la collaborazione di: Associazione Culturale Zemlja, Associazione socio-culturale italo-romena «George Enescu» di Sacile, Mauro Vita - restauro e conservazione.