Incontro con il poeta romeno Mircea Dinescu al Bistrot de Venise
Dal 1993 Bistrot de Venise è diventato uno dei punti d'incontro dell'elite veneziana, grazie al suo elegante ambiente ed ai temi d'attualità culturale e sociale che attirano un pubblico di qualità. Dal 2009, Bistrot de Venise ospita tutti gli anni, nel mese di marzo, l'incontro con un poeta romeno, invitato dall'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
La collaborazione con il Bistrot de Venise si iscrive nella strategia dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia relativa alla permanente promozione in Italia della letteratura e della politica editoriale romena.
Il protagonista dell'incontro al Bistrot de Venise del mese di marzo 2009 è stata la poetessa Nina Cassian, personalità di spicco, spesso controversa e contestata, che ha avuto un spettacolare ritorno nel panorama della letteratura contemporanea romena grazie alla pubblicazione dei volumi Spectacol în aer liber / Spettacolo all'aperto e Confidenţe fictive / Confidenze fittizie.
Quest'anno, protagonista dell'incontro al Bistrot de Venise, che avrà luogo martedì, 9 marzo, dalle 17,00 sarà il poeta Mircea Dinescu. Il dialogo del poeta col pubblico veneziano sarà accompagnato dalla lettura di alcuni poemi rappresentativi della sua opera (Găinile/Le galline, Buldozerul/Il bulldozer, Scurt extras din dosarele secrete ale Războiului de 100 de ani/ Breve estratto dai dossier segreti della Guerra dei 100 anni, Mică cerimonie la îngroparea unui submarin dintre cele două războaie/Piccola cerimonia al seppellimento di un sottomarino tra le due guerre, Dreptul la liberă circulaţie/Diritto alla libera circolazione, Istoria romanţată a sinucigaşului ratat/Storia romanzata di un suicida fallito, Călătoria/Il viaggio, Autopsia îngerului/Autopsia di un angelo, Cântec de buzunar/ Canto tascabile, Trista deturnare a sinucigaşului/Triste dirottamento di un suicida) tradotti in italiano da Francesco Ricci, uno dei più promettenti traduttori di letteratura romena, beneficiario di una borsa dell'Istituto Culturale Romeno.