Nel 1920 il Parlamento della Romania approvava una legge – ideata e promossa dallo storico Nicolae Iorga (1871-1940) e dall'archeologo Vasile Pârvan (1882-1927) – che prevedeva la fondazione di accademie romene all'estero: la Scuola romena di Fontenay aux Roses a Parigi e la Scuola Romena di Roma. Erano entrambe destinate al perfezionamento dei giovani romeni nel campo delle discipline umanistiche (lettere classiche e moderne, storia ed archeologia), delle belle arti e dell'architettura. |
|
Fondatore della Scuola e primo suo direttore fu Vasile Pârvan (1922-1927), a cui si succedettero nella direzione G.G. Mateescu (1927-1929), Emil Panaitescu (1929-1940), Dumitru Gazdaru (1940-1941) e Scarlat Lambrino (1941-1947). Nel 1923 uscì il primo volume dell'annuario della Scuola (Ephemeris Dacoromana), che riuniva lavori di storia, archeologia, storia dell'arte ed architettura, lettere classiche e moderne, storia della letteratura, firmati dai membri della Scuola. Fino al 1945 furono pubblicati dieci numeri dell'annuario. Dal 1925 fu inaugurata una seconda pubblicazione - Diplomatarium Italicum, che presentava raccolte di documenti sulla storia e la cultura romena raccolti nelle biblioteche e negli archivi italiani (ne furono pubblicati fino al 1939 quattro volumi). Periodicamente erano organizzate all'Accademia mostre d'arte ed architettura dei suoi membri. La Biblioteca della Scuola raggiunse fino all'inizio della seconda guerra mondiale circa 13.000 volumi. Alle conferenze dell'Accademia di Romania intervennero Th. Ashby, Chr. Huelsen, Jérôme Carcopino, Émile Mâle, Giulio Quirino Giglioli, Adolfo Venturi, Cesare de Lollis, Vittorio Rossi, L. Curtius, Ettore Pais, Roberto Paribeni, R. Bianchi-Bandinelli, A. Maiuri. Nel 1945 l'Accademia di Romania divenne uno dei membri fondatori dell' Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte di Roma. |
![]() | ![]() | ![]() | ![]() | ![]() | ![]() |
G.G.Mateescu | Emil Panaitescu | Scarlat Lambrino | Alexandru Balaci | Zoe Dumitrescu Busulenga | Marian Papahagi |
Nel 1947 le autorità romene decisero la chiusura dell'istituzione. Dal 1947 al 1969 l'Accademia rimase chiusa, l'edificio degradandosi gradualmente. Nel periodo del "disgelo" nei rapporti tra la Romania comunista e l'Occidente, la sede dell'Accademia fu riaperta come "Biblioteca Romena diRoma” diretta, inizialmente, dall'italianista Alexandru Balaci. Solo nel 1990, dopo la caduta, a Bucarest, del regime totalitario, l'istituzione cambiò nuovamente statuto, ridiventando l'Accademia di Romania a Roma. Sotto la direzione di Zoe Dumitrescu Busulenga (1991-1997), Marian Papahagi (1997-1999), Dan Eugen Pineta (2001-2008)l'istituzione fu riportata gradulamente al suo scopo iniziale. Dal 1999 sono elargite le borse di studio"Vasile Pârvan” nei campi tradizionali di perfezionamento post-universitario e post-dottorale. Nel 2000 è stata ripresa la pubblicazione dell'annuario Ephemeris Dacoromana e nel 2005 l'Accademia di Romania è ritornata nell'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte di Roma. Dopo la creazione, nel 2003, dell'Istituto Culturale Romeno, l'Accademia di Romania ha assunto anche il ruolo di istituto culturale romeno all'estero. L'Accademia di Romania svolge la propria attività in base all'Accordo Culturale tra la Romania e l'Italia. La sua gestione è affidata al Ministero degli Esteri della Romania, le sue attività scientifiche sono coordinate dall'Accademia Romena di Bucarest e dal Ministero romeno dell'Educazione Nazionale e quelle culturali dall'Istituto Culturale Romeno. |