Un'iniziativa dell'Istituto Romeno di Venezia: la regolamentazione dello statuto del Padiglione Romania alla Biennale di Venezia
Negli anni 1938-1940, Nicolae Iorga si è impegnò personalmente perchè la Romania si unisse agli altri paesi che avevano già un Padiglione nazionale nei Giardini di Castello dove, dal 1895, si svolge la Biennale d'Arte di Venezia.
Dato che dalla costruzione del Padiglione Romania (1940) fino di recente non è esistita un'istituzione della Romania che amministrasse l'edificio, nel 2009 e 2010 l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia si è impegnato per regolamentare questo problema.
Così, negli Archivi della Biennale e nell'archivio della Direzione del Catasto del Comune di Venezia sono stati identificati documenti di inestimabile valore storico che includevano la corrispondenza di Nicolae Iorga relativa alla costruzione del Padiglione, quanto anche l'atto originale con cui l'immobile entrava in proprietà dello stato romeno.
Inoltre, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri, sono stati iniziate le procedure legali per regolamentare lo statuto attuale del Padiglione.
Così, il 19 novembre 2010 è entrata in vigore, dopo la pubblicazione sulla „Gazzetta Ufficiale", la „Decisione del Governo n. 1094 del 3 novembre 2010 per l'approvazione dell'iscrizione nell'inventario centralizzato dei beni di dominio pubblico dello stato e l'amministrazione da parte del Ministero degli Affari Esteri dell'immobile – Padiglione della Romania nei Giardini della Biennale di Venezia (Italia)".
Insieme ai negoziati in corso tra il Ministero degli Affari Esteri, Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale e dell'Istituto Culturale Romeno per una migliore partecipazione della Romania con due progetti alla Biennale d'Arte ed alla Biennale di Architettura di Venezia (uno nel Padiglione ed un'altro nella Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Venezia), la regolamentazione dello statuto del Padiglione Romania contribuirà ad una migliore organizzazione e visibilità della presenza del nostro paese ad uno dei più importanti eventi internazionali, nonché ad un giusto utilizzo dei fondi messi a disposizione.