L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in occasione del tricentenario della morte del principe di Valacchia Costantino Brâncoveanu (1688–1714), è lieto di offrire al pubblico italiano, e soprattutto a chi è interessato alla cultura, alla storia e al patrimonio culturale dell’Europa Centro–Orientale, l’opportunità di conoscere meglio una delle personalità che, a cavallo tra Seicento e Settecento, si rese protagonista delle vicende politiche, diplomatiche e militari che segnarono la storia del Sud–Est europeo. L’Istituto propone, dunque, una conferenza che ci presenterà la figura del principe Costantino Brâncoveanu e la diplomazia romena dell’epoca attraverso gli occhi dell’erudito nobile bolognese Luigi Ferdinando Marsigli, ufficiale nell’esercito degli Asburgo impegnato, tra il 1684 e il 1688, sul fronte ungherese e transilvano contro le truppe dell’Impero Ottomano. La conferenza tenuta dal Prof. ANDREA GARDI (Università degli Studi di Udine) è intitolata «Luigi Ferdinando Marsigli e i Principati Romeni nell’età di Costantino Brâncoveanu» si svolgerà giovedì 18 dicembre 2014, alle ore 17,30, nella Sala “Marian Papahagi” dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Il relatore, professore associato di Storia moderna presso l’Ateneo friulano, uno tra i maggiori esperti italiani di Storia dell’Europa Orientale in Età moderna, farà ampio uso, nella sua relazione, di cospicue e interessanti informazioni tratte dalle fonti manoscritte del fondo Marsigli, conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna. La naturale curiosità di Luigi Ferdinando Marsigli, il suo approccio di studioso responsabile, dotato di un acuto senso critico, che fondava sulle fonti e sulla diretta conoscenza dei fatti gli eventi narrati nei suoi scritti, spinse il nostro bolognese a mettersi in contatto con il dotto Costantino Cantacuzeno, zio del principe Costantino Brâncoveanu, dignitario di corte e fidato consigliere per gli affari di politica estera. Il Marsigli e il Cantacuzeno erano accomunati dal loro interesse per il passato, entrambi cercavano di leggere e capire l’evoluzione degli eventi politici e militari dell’ultimo Seicento facendo tesoro degli insegnamenti della storia, a partire dall’Antichità classica per giungere fino alle memorabili imprese dei monarchi e dei condottieri del tardo Rinascimento.