Il 4 e il 5 marzo 2013 avrà luogo il convegno dal titolo “Venezia tra Oriente e Occidente”, organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il patrocinio dell’Istituto Veneto di Lettere, Scienze ed Arti e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La prima giornata di lavori (lunedì, 4 marzo) si svolgerà presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti nella Sala Portego del Palazzo Franchetti e presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, nell’aula conferenze “Marian Papahagi”, mentre la seconda giornata (martedì, 5 marzo) si terrà presso l’Università Ca’ Foscari, nella Sala “Giovanni Morelli” del Palazzo Malcanton-Marcorà.
Il convegno analizzerà la posizione dello stato veneziano nell’ambito dell’evoluzione del contesto internazionale lungo l’intera storia della Serenissima Repubblica. Si prefigge di delineare la posizione di Venezia quale mediatore tra i due spazi convenzionalmente chiamati "Oriente" e “Occidente", per illustrare come la "città lagunare" sia riuscita a importare e adattare alle proprie esigenze gli influssi di questi "mondi" apparentemente irreconciliabili. Da questa miscela risultò un approccio originale al mondo circostante e Venezia divenne il loro punto di contatto.
Al convegno interverranno: Nicola Bergamo (EHESS Parigi, Associazione Culturale Bisanzio), Luigi Andrea Berto (Western Michigan University), Şerban Marin (Archivi Nazionali della Romania), Guillaume Saint-Guillain (Université de Picardie Jules Verne, Amiens), Manuela Dobre (Università di Bucarest), Marcella Ferraccioli e Gianfranco Giraudo (Università Ca’ Foscari di Venezia), Dana Caciur (borsista “Nicolae Iorga” presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia), Florina Ciure (borsista “Nicolae Iorga” presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia; Muzeul Ţării Crişurilor, Oradea), Josef Koohestanian (Università degli Studi di Firenze), Andrea Nanetti (Nanyang Technological University, Singapore), Chiara Frison (Centro di Studi Medievali e Rinascimentali ‘E.A. Cicogna’, Venezia), Dorit Raines (Università Ca’ Foscari di Venezia), Andrea Zinato (Università degli Studi di Verona), Aldo Ferrari (Università Ca’ Foscari di Venezia), Giampiero Bellingeri (Università Ca’ Foscari di Venezia).
La novità dell’approccio sta proprio nella visione "veneto-centrista", mirata a oltrepassare il livello limitativo di un’indagine rigorosamente romeno-italiana (oppure romeno-veneziana), proponendo una prospettiva più ampia e, di conseguenza, più obiettiva, e cercando di sottolineare la posizione di Venezia come attore e, infine, fattore decisionale sia per l’Oriente che per l’Occidente. In questo modo, i contributi dei ricercatori romeni sono integrati in un dibattito più ampio sulle interazioni della Repubblica Veneziana con il Levante e il Ponente.
L'evento fa parte dell’attività scientifica e accademica dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ed è in linea con il suo scopo originario. La Casa Romena di Venezia fu fondata dal grande storico Nicolae Iorga per facilitare l'accesso dei ricercatori romeni alla straordinaria raccolta di documenti esistenti negli archivi e nelle biblioteche veneziane – documenti molto importanti per lo studio della storia e della civiltà dello spazio romeno nel contesto europeo – e per includere i risultati delle loro ricerche nel circuito accademico italiano e internazionale.