L'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia organizza, tra 20 settembre e 2 ottobre 2022, la mostra L'ALTRO del gruppo Altul Nu e Negarea Mea (Sever Petrovici-Popescu, Nora Stîngu, Ana Petrovici-Popescu, Nada Stîngu).
Inaugurazione: 20 settembre 2022, ore 17:00.
Discutendo la connessione tra il Sé come singolarità artistica e l'Altro come presenza estranea, o ambiente ostile, la mostra intende invitare lo spettatore a riflettere sul ruolo che la società ha nel formare, plasmare o addirittura annullare la particolarità del se stesso.
Il tema "Io e l'altro" è rilevante per la comprensione dell'artista e del contesto contemporaneo, poiché mira a mettere in relazione sia le differenze negli ambienti specifici di ciascuno – fotografia, pittura, oggetto, installazione – sia le sfumature attitudinali, con l'obiettivo di realizzare un dialogo sociale – culturale con interiezioni confessionali per coltivare lucidità e spirito critico.
Conoscenza di sé, autocritica, negazione, esclusione, accettazione, paura, coraggio, solo attraverso l'altro si scopre il volto della propria autenticità. Il concetto esplora la complessità dell'essere umano giustapponendo percorsi, preoccupazioni tematiche, ambienti distinti, tutto ciò che il sé ha accumulato come esperienza e aspirazioni personali con aspirazioni e ansie collettive.
L'identità dell'Altro può essere paragonata alle pieghe della pelle che raccolgono nei suoi strati conglomerati irregolari di grasso e memoria dei rapporti di potere incontrati sia nella propria società che fuori dal Paese. L'Altro entra così in un processo di definizione e di autodefinizione in cui viene tagliato e ricercato, ma una volta rotto dà origine a nuovi tagli, nuove angolazioni che lo aiutano o gli impediscono di reagire.
L'altro è identificato in modo diverso da ciascuno dei membri del gruppo, ei lavori che ne risultano sono il prodotto di questo diverso rapporto con quello che abbiamo di fronte. Il risultato di questo rapporto determinerà l'autoritratto dell'espositore. Il discorso visivo sarà costruito attraverso l'identificazione, ma anche attraverso la complementarità.
Il gruppo Altul Nu e Negarea Mea nasce nel 2018 e indaga il contenuto inesauribile della complessità dell'essere umano. Avviato come manifesto nel 2018 e affermando una disponibilità verso l'altro artista, diventa un motto e un progetto di riflessione basato sulla possibilità di mettere in relazione quattro personalità in modo non competitivo.
L'apprezzamento e la comprensione dell'altro artista, l'individuazione di problemi o elementi espressivi comuni e la loro accettazione anche in presenza di sistemi di riferimento talvolta completamente opposti, hanno delineato nel 2019 la specificità del gruppo Altul formato dagli artisti: Sever Petrovici-Popescu, Nora Stîngu, Ana Petrovici- Popescu, Nada Stîngu.
Lo spirito del gruppo e il modo in cui lavora si oppone alla pressione dell'individualizzazione e costringe i suoi membri ad un approccio sincero all'altro e alla sua arte.
La convivenza dei linguaggi plastici pittura, foto-scultura, oggetto, installazione, scultura, facilita un'apertura di ciascuno alla proposta artistica dell'altro, non essendovi competizione per lo stesso mezzo.
Il dialogo con l'altro è il punto comune, ei temi complementari consentono uno scambio di idee e atteggiamenti su altri approcci che, senza un legante chiamato relazione, rimarrebbero esclusi dalla sfera di interesse degli altri.
Se per Nada e Nora il sacro è un pilastro di sostegno e di ricerca, per Sever l'arte sacra vista con gli occhi del profano è un centro di interesse e di ispirazione, un punto di partenza, un argomento da analizzare e discutere. Per Ana il sacro è troppo intimo per essere espresso, opta per la dimensione poetica della sessualità femminile e maschile creando contrasto.