Conferenza "I romeni, gli italiani e la Monarchia austro-ungarica nella seconda metà dell'Ottocento e inizio del Novecento. Tra lealtà dinastica e identità nazionale"

Conferenza "I romeni, gli italiani e la Monarchia austro-ungarica nella seconda meta dell'Ottocento e inizio del Novecento  Tra lealta dinastica e identita nazionale"
Conferenza
I romeni, gli italiani e la Monarchia austro-ungarica nella seconda metà dell'Ottocento e inizio del Novecento. 

Tra lealtà dinastica e identità nazionale

L’Accademia di Romania in Roma organizza il 4 giugno 2024 la conferenza intitolata I romeni, gli italiano e la Monarchia austro-ungarica nella seconda metà dell’Ottocento e inizio del Novecento. Tra lealtà dinastica e identità nazionale.

L’evento si propone come una conferenza individuale sostenuta dal Prof. Ion Cârja (Direttore della Scuola Dottorale di Popolazione e Storia delle Minorità, docente di Storia moderna della Romania, Storia ecclesiastica e di Archivistica presso la Facoltà di Storia e Filosofia dell'UniversitàBabeș-Bolyai di Cluj-Napoca) da una prospettiva comparata, dedicata, da una parte, all’Anno Avram Iancu (celebrando 200 anni dalla nascita del rivoluzionario transilvano) e, d’altra parte, al Trattato del Trianon. Avram Iancu è stato il capo della Rivoluzione romena del 1848 della Transilvania; a lui si ispira il concetto storiografico di “patriottismo dinastico” o “lealtà”, comune a tutte le nazionalità dell’Impero Absburgico (trasformatosi nel 1867 in Impero Austro-Ungarico). La conferenza si propone come studio comparativo tra i romeni e gli italiani dell’Impero Austro-Ungarico, per vedere le posizioni di ciascun popolo durante il periodo: tra lealtà verso l’impero o lealtà verso la propria nazione, assumendo maggiori progetti politici, fondamentali.

La conferenza è, tuttavia, dedicata anche al Trattato del Trianon, firmato nel giugno 1920, il quale legittimò le elezioni del 1918 del popolo romeno di unirsi in un unico stato riconosciuto a livello internazionale

L'evento è organizzato con il sostegno dell'Istituto Culturale Romeno di Bucarest, con il patrocinio dell'Associazio Italiana Studi di Storia dell'Europa Centrale e Orientale e dell'Associazione Italiana Studi del Sud-Est Europeo.