Conferenza Internazionale: Il 1918 e gli anni successivi: economia, finanza e strutture nell’area adriatico-danubiana

Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana Conferenza Internazionale Il 1918 e gli anni successivi economia, finanza e strutture nellarea adriatico-danubiana

11 giugno 2018 - Istituto Storico Austriaco din Roma, Accademia di Romania in Roma
12 giugno 2018 -Istituto Storico Austriaco din Roma

In collaborazione conIstituto Storico Austriaco din Roma, Universitatea din Graz, Accademia Polacca di Roma.

La rivoluzione politica, messa in atto dalla prima Guerra mondiale e dai capovolgimenti del 1918 in Europa, trova un suo riflesso nel panorama estremamente ricco della ricerca. Basti pensare che solo in merito alla monarchia asburgica o ai suoi Stati successori si contano ad oggi tutta una serie di rappresentazioni nell’ambito della storia diplomatica, partitica e ideologica. I temi storici che analizzano questo periodo dal punto di vista economico e sociale, invece, sono stati a lungo sottorappresentati. Questa conferenza, nella scelta dei temi, intende appunto compensare tale sbilanciamento, laddove i contenuti si incentreranno principalmente, dal punto di vista geografico, sull’area adriatico-danubiana, ovvero sull’Italia e sugli Stati successori della monarchia asburgica. Gli aspetti principali riguarderanno gli interessi economici nutriti dall’Italia nei confronti degli Stati successori, gli sviluppi economici e strutturali in questi stessi Stati e – non da ultimo – i confronti e le interazioni tra loro (sebbene questo tema potrà essere analizzato anche a livello di storia regionale). Le sezioni traversali riguarderanno principalmente il periodo tra le due guerre, ma - laddove sia possibile individuare una continuità e margini di confronti - esse potranno anche non essere circoscritte solo a tale epoca. Concretamente i temi su cui verteranno le presentazioni sono i seguenti:

· Economia: commercio e industria
o Crescita economica e crisi, settori e poli economici di eccellenza, aziende, prodotti e flussi di merci, sviluppi tecnici.
· Valuta e finanze pubbliche
o Inflazione, riforme valutarie, budget e debito pubblico, banche.
· Infrastruttura e politica strutturale
o Investimenti pubblici, rete ferroviaria e strade, edilizia, sviluppo urbano, turismo, sviluppi tecnici.
· Demografia e struttura sociale
o Sviluppo e struttura demografica, transizione demografica, depauperamento e populismo di destra.
· Cultura e politica culturale
o Nuovo orientamento culturale dopo la prima Guerra mondiale, contatti culturali internazionali a livello governativo e non governativo.

Stefano Santoro (Trieste 1972) si è laureato in Storia all’Università di Trieste nel 1997 con una tesi intitolata La rivista “L’Europa Orientale” 1921-1943, con pieni voti (110/110) e la lode. Nel 2003 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Forme della comunicazione del sapere storico” all’Università di Trieste con una tesi intitolata L’Italia e l’Europa orientale. Diplomazia culturale e propaganda 1918-1943. Nel 2013 ha ultimato un secondo dottorato di ricerca in “Studi storici per l’età moderna e contemporanea” all’Università di Firenze con una tesi intitolata Nazionalismo romeno in Transilvania fra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta.




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