Recital di canti natalizi tradizionali romeni, a Padova, Scorzè (VE) e Azzano Decimo (PN), eseguito dal gruppo «Feciorii satului» di Cuzap (Bihor, Romania)

Recital di canti natalizi tradizionali romeni,
Padova, Scorzè (VE) Azzano Decimo (PN),
eseguito dal gruppo «Feciorii satului» di Cuzap (Bihor, Romania)

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, il Consolato Generale di Romania a Trieste, il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, la Società di Studi Romeni «Miron Costin», l’Università di Oradea, la Facoltà di Storia, Relazioni Internazionali, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione, la Scuola di Dottorato in Storia, il Centro di Studi Interdisciplinari «Silviu Dragomir» di Oradea dell’Accademia Romena delle Scienze, il Museo Ţării Crişurilor di Oradea, in collaborazione con il Comune di Popeşti (Regione di Bihor) e la Parrocchia di Cuzap, organizzano in Italia alcuni concerti di canti natalizi tradizionali romeni eseguiti dal gruppo «Feciorii satului»/«Giovani del Villaggio» di Cuzap (Bihor), eventi culturali ai quali sono attesi i romeni residenti nel Veneto e Friuli Venezia Giulia nonché un vasto pubblico italiano. Il programma consiste in canti natalizi tradizionali romeni, che risalgono a epoche remote, raccolti nei villaggi di Cuzap e Voivozi della Regione di Bihor, tramandati di generazione in generazione e conservati per secoli nella cultura orale contadina. Tutti i recital di canti natalizi tradizionali romeni del gruppo «Feciorii satului» di Cuzap sono aperti alla cittadinanza, a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Il gruppo «Feciorii satului» di Cuzap eseguirà icanti natalizi tradizionali romeni venerdì 1° dicembre 2023, a partire dalle ore 18:00, a Padova: prima nel Complesso «Beato Pellegrino» dell’Università di Padova; quindi nella Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo di Padova), alle ore 19:45; poi nella Pontificia Basilica di Sant’Antonio in Padova, alle 20:45; infine presso la Basilica abbaziale di Santa Giustina, alle ore 21:30.

Sabato 2 dicembre 2023, alle ore 13:00, il gruppo «Feciorii satului» di Cuzap eseguirà ilrecital di canti natalizi tradizionali romenipresso la Sala «Sen. Eugenio Gatto» di Scorzè; l’evento è co-organizzato dall’Associazione Ricreativa Culturale Locus onlus e si avvale del patrocinio del Comune di Scorzè (VE).

Sabato 2 dicembre 2023, alle ore 17:30, il gruppo «Feciorii satului» di Cuzap si esibirà al Teatro Comunale «Marcello Mascherini» di Azzano Decimo (PN), offrendo al pubblico un’occasione unica per fruire la bellezza e la musicalità deicanti natalizi tradizionali romeniin uno spettacolo che si avvale del patrocinio del Comune di Azzano Decimo (PN).

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Nel villaggio di Cuzap, Comune di Popeşti, nel Nord–Est della Regione di Bihor (Romania), è ancora viva un’antica tradizione natalizia, ampiamente attestata nelle terre romene: «Feciorii satului», vale a dire i «Giovani del Villaggio». Il villaggio di Cuzap è ubicato nel bacino idrografico del fiume Bistra, in una conca nei Carpazi Romeni Occidentali, sul versante settentrionale delle Montagne Plopiş. La collocazione abbastanza isolata del villaggio, rispetto alle principali arterie che si sono sviluppate lungo la valle dei fiumi Criş e Barcău, e la persistenza di una nutrita comunità romena hanno fatto sì che l’usanza dei canti natalizi tradizionali interpretati dai «Giovani del Villaggio» si sia conservata a Cuzap ininterrottamente fino ad oggi. I canti tradizionali variano per data e durata e vengono eseguiti in occasione delle festività, tra il 15 novembre e l’inizio della Quaresima. Sin dalle epoche remote, ai canti tradizionali venivano attribuite funzioni propiziatorie: abbondanza dei raccolti, prosperità, longevità in buona salute, accrescimento del bestiame. Durante le festività natalizie, i canti tradizionali non includevano festeggiamenti chiassosi né balli. L’usanza dei canti tradizionali interpretati dai gruppi di ragazzi è diffusa in modo disomogeneo in tutta la Romania: nella Transilvania e in alcune zone della Piccola Valacchia (Oltenia) e della Valacchia è ancora oggi presente e molto apprezzata, mentre nella Moldavia e nel Banato è di minor rilievo.

Nella loro attuale declinazione, i canti natalizi eseguiti dai «Giovani del Villaggio» di Cuzap sono la commistione tra tradizione e modernità, dimostrando un’armonica fusione tra remote usanze e consuetudini più recenti legate ai più significativi momenti delle festività cristiane. Il gruppo di ragazzi di Cuzap dediti ad eseguire i canti natalizi tradizionali romeni è chiamato i «Giovani del Villaggio». Il gruppo è costituito da giovani di età compresa tra i 14 ed i 30 anni, e solo in casi eccezionali ne fanno parte anche uomini sposati. L’inizio della Quaresima segna l’elezione dei rappresentanti dei «Giovani del Villaggio». Il gruppo è capeggiato da un «birău» e da un «borbirău», termini regionali provenienti dalla denominazione di alcune antiche cariche della pubblica amministrazione comunale. I canti tradizionali iniziano alla vigilia di Natale, a partire dalla chiesa parrocchiale e dall’abitazione del parroco. Tutti gli abitanti del villaggio accolgono il gruppo che passa da un’abitazione all’altra, fino al mattino successivo. I «Giovani del Villaggio» eseguono un repertorio basato su canti tradizionali romeni, ripresi casa per casa: «Ci lasci entrare in casa»; «Il Signore scrisse»; «Canto della ragazza»;«Canto d’uscita», ecc. Il gruppo di giovani è accompagnato da vari musicisti che portano in ogni abitazione la musicalità dei suoni, la gioiosità e l’atmosfera festosa. Le ragazze pronte per sposarsi sfornano i «colaci» degli sposi, un tipico pane intrecciato servito in occasione di festività, e ballano con i loro spasimanti. Il padrone di casa offre ai giovani cantori vino, colaci e denaro. I «colaci» vengono poi portati nella chiesa parrocchiale dove nel giorno di Natale viene celebrata una funzione speciale. Con il denaro raccolto, i giovani cantori organizzano festeggiamenti aperti a tutta la comunità, che durano per tre giorni e comprendono musica e balli tradizionali. La festa si conclude con il «ballo della botte», dopodiché il gruppo si scioglie per riunirsi l’anno successivo, in occasione delle successive festività natalizie.