Giornata internazionale del Danubio

In occasione della Giornata internazionale del Danubio/Danube Day, lunedì 29 giugno 2020, l’Ziua Internaţională a Dunării ha offerto al pubblico, sulla propria pagina Facebook, un breve video tratto dalla mostra foto–documentaria «La Commissione Europea del Danubio, un’istituzione internazionale in terra romena»


La mostra foto–documentaria «La Commissione Europea del Danubio, un’istituzione internazionale in terra romena» è stata promossa e organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con il Servizio Regionale di Galaţi dell’Archivio Nazionale della Romania e con l’Università del Danubio Meridionale di Galaţi, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest. La documentazione e l’elaborazione grafica del materiale espositivo sono dovute al Prof. Constantin Ardeleanu, ordinario di storia contemporanea presso l’Università del Danubio Meridionale di Galaţi, con la collaborazione del personale specialistico del Servizio Regionale di Galaţi dell’Archivio Nazionale della Romania. La traduzione italiana dei testi è dovuta al Prof. Cristian Luca, al Prof. Andrea Fara e al Prof. Gianluca Masi. Video editing a cura della Dott.ssa Daria Stan (Università di Manchester).


La Commissione Europea del Danubio, con sede amministrativa a Galaţi e sede operativa a Sulina, fu un’istituzione internazionale fondata nel 1856, nel periodo successivo alla Guerra di Crimea, per garantire la libertà di navigazione e di commercio sulla grande arteria fluviale, assicurando nel contempo la neutralità del tratto marittimo del Danubio. La Commissione curò il drenaggio e la regolarizzazione del corso navigabile del fiume, la manutenzione delle dighe di Sulina e tutti gli aspetti organizzativi relativi alla funzionalità dei trasporti sul tratto marittimo del Danubio, dallo sbocco nel Mar Nero fino a Brăila, a monte del fiume.


La mostra mette in luce l’importanza e le conseguenze positive dell’operato della Commissione Europea del Danubio sulla vita economica e culturale dei porti del tratto marittimo del fiume, l’ambiente cosmopolita, multiculturale e multietnico dei porti danubiani romeni, soprattutto di Sulina e Galaţi, i principali scali attraverso i quali avveniva all’epoca l’esportazione di merci dalla Romania verso i mercati europei. Le comunità dei porti fluviali romeni vivevano in un universo urbano nel quale le varie culture si svilupparono in maniera organica e conseguirono notevoli progressi in campo economico, sociale e culturale grazie all’impegno di un attivo ceto imprenditoriale e dell’intellighenzia locale, influenzandosi reciprocamente e convivendo in un clima di vivacità della vita economica e culturale che segnò tappe importanti nella modernizzazione e nel progresso economico, sociale ed istituzionale del Vecchio Regno e quindi della Grande Romania. L’attività della Commissione Europea del Danubio in terra romena fu legata essenzialmente alle città portuali di Sulina e Galaţi, dove l’istituzione ebbe le proprie sedi. Il contributo della Commissione alla modernizzazione e alla manutenzione della grande arteria fluviale ebbe diretto impatto anche sulla vita urbana dei porti danubiani; l’attività degli ingegneri che erano a capo dell’istituzione, specialisti stranieri con spiccata predisposizione all’innovazione e al progresso, e la loro influenza sulle élites sociali e politiche dei territori nei quali essi operarono, non passò affatto inosservata, anzi ebbe conseguenze durature, con ricadute positive sullo sviluppo urbano. I rapporti intercorsi tra la Commissione e le istituzioni locali dei porti danubiani ebbero un impatto positivo sullo sviluppo dell’infrastruttura urbana, sull’avvio e il potenziamento delle norme attinenti all’urbanizzazione, sulla gestione delle opere pubbliche, sulla programmazione di una politica coerente nel campo della sanità pubblica e della prevenzione e del contrasto alle epizootie e alle malattie infettive.

Il filmato è disponibile al seguente link: https://www.facebook.com/watch/?v=271516130785163