Convegno Internazionale di Studi: Il Sud-est europeo e le Grandi Potenze

Convegno Internazionale di Studi Il Sud-est europeo e le Grandi Potenze



IL SUD-EST EUROPEO
E LE GRANDI POTENZE

3 ottobre, 2019
Dipartimento di Scienze Politiche, Universita Roma Tre
Via G. Chiabrera, 199, Sala del Consiglio, VI piano

4 octombrie, 2019
Accademia di Romania in Roma


Nel periodo 3-4 ottobre, 2019,  l'Accademia di Romania in Roma  e il  Dipartimento di Scienze Politiche dell' Università Roma Tre, in collaborazione con l'Associazione Italiana di Studi del Sud-Est Europeo (AISSEE), il Centro di ricerca interdipartimentale sull'Europa centro-orientale, la Russia e l'Eurasia (CRIERE), Università Roma Tre,  il Centro Romeno-Italiano di Studi Storici dell' Università di Bucarest e Roma Tre,  organizzano il Convegno Internazionale di Studi: "Il Sud-est europeo e le Grandi Potenze".

Il colloquio è organizzato in occasione del 140 ° anniversario del riconoscimento dell'indipendenza della Romania da parte dell'Italia e dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche a livello di legazione.

Il convegno intende proporre un’ampia riflessione sull’assetto del Sud-est europeo scaturito dalle decisioni del Congresso di Berlino del 1878. L’ottenimento della piena indipendenza politica da parte di Romania, Serbia e Montenegro e la creazione dello Stato autonomo bulgaro diedero vita a nuovi equilibri nella regione e aprirono inediti scenari di confronto politico, in ragione delle questioni nazionali ancora non completamente risolte e delle ambizioni egemoniche delle Grandi Potenze, che guardarono al Sud-est europeo come a uno spazio di espansione economica e politica.

L’interrogativo da cui partire è: il Congresso appianò l’annosa Questione d’Oriente o creò le condizioni per la scomparsa dell’Impero ottomano, gettando i semi dei futuri conflitti di inizio Novecento?

Il principio dell’equilibrio, sottoscritto a Berlino, si rivelò infatti un’illusione che, nel giro di circa un decennio, svanì dinanzi all’accentuazione dei contrasti fra le Grandi Potenze e delle rivalità fra le giovani e aggressive monarchie balcaniche. Particolare attenzione verrà riservata anche all’Italia e ai suoi rapporti con i Paesi del Sud-est europeo.

Alla luce dell’ampia storiografia disponibile sull’argomento e, soprattutto, delle nuove ricerche condotte negli ultimi anni, il convegno vuole fare il punto sulle conoscenze disponibili circa la storia balcanica sullo scorcio del XIX secolo, vista nel contesto più ampio del quadro politico internazionale del tempo.


Invitati:

Francesco Caccamo (Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara)

Daniel Cain (Institute for South East European Studies Bucarest)

Konrad Clewing (Leibniz-Institut für Ost- und Südosteuropaforschung Regensburg)

Emanuela Costantini (Università di Perugia)

Antonio D’Alessandri (Università Roma Tre)

Rudolf Dinu (Accademia di Romania in Roma)

Francesco Guida (Università Roma Tre)

Alma Hannig (Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität Bonn)

Fabrice Jesné (École française de Rome)

Sinan Kuneralp (Center for Ottoman Diplomatic History Istanbul)

Giulia Lami (Università di Milano)

Vojislav Pavlović (Institute for Balkan Studies Belgrado)

Giulio Salzano (Università di Teramo)

Grigorii Shkundin (Associazione degli Storici della Grande Guerra della Federazione Russa Mosca)

Lucio Valent (Università di Milano)


Programma

Giovedì 3 ottobre

Dipartimento di Scienze Politiche, Università Roma Tre

Sala del Consiglio (IV piano)

via G. Chiabrera, 199

Ore 9.30 - Apertura dei Lavori

Saluti istituzionali:

Daniele Fiorentino, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Università Roma Tre

Rudolf Dinu, direttore dell’Accademia di Romania in Roma

Introduzione al convegno:

Antonio D’Alessandri (Università Roma Tre)

I sessione. La politica delle Grandi Potenze

Sinan Kuneralp (Center for Ottoman Diplomatic History Istanbul), Ottoman perception of Great Power politics in the Balkans in the post-Berlin era

Alma Hannig (Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität Bonn), Friends or foes? Austro-Hungarian policy towards the Ottoman Empire

Konrad Clewing (Leibniz-Institut für Ost - und Südosteuropaforschung Regensburg), Balkan entanglements of a part-time ‘honest broker’: the Balkan policies of Germany at Berlin and after

Pausa

Fabrice Jesné (École Française de Rome), Da Berlino a Tunisi: la Questione d’Oriente nell’arena politica italiana (1878-1881)

Lucio Valent (Università di Milano), Time to Change? Politica e diplomazia britanniche nei Balcani e nel Mediterraneo Orientale dopo il Congresso di Berlino (1878-1914)

Pausa

Ore 15.00 - II Sessione. Stati e popoli del Sud-est europeo: nuovi scenari, nuove sfide (I parte)

Grigorii Shkundin (Associazione degli Storici della Grande Guerra della Federazione Russa, Mosca), “I gave birth to you, I’ll kill you”. The Russian imperialist policy towards the Principality of Bulgaria (1878-1887)

Rudolf Dinu (Accademia di Romania in Roma), Da Principato autonomo a Stato sovrano: il piano romeno per la sicurezza dopo Berlino

Francesco Caccamo (Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara), “Questo Stato piccolo ma molto irrequieto”: il Montenegro attraverso la crisi balcanica

Vojislav Pavlović (Institute for Balkan Studies Belgrado), La nuova strategia della politica serba: l’azione culturale verso Macedonia e Kosovo (1885-1903)

Pausa

Ore 17.30 - Presentazione del libro Storia dell’Europa orientale. Da Napoleone alla fine della Prima guerra mondiale, di Giulia Lami, Milano, Mondadori Education – Firenze, Le Monnier Università, 2019

Intervengono: Alberto Basciani e Adriano Roccucci. Modera Francesco Guida


Venerdì 4 ottobre

Accademia di Romania in Roma

Piazza José de San Martin, 1

Ore 10 - III Sessione. Stati e popoli del Sud-est europeo, nuovi scenari, nuove sfide (II parte)

Daniel Cain (Institute for South East European Studies, Bucarest), A princely wedding for Balkan tranquility. Bulgaria and the Great Powers (1887-1895)

Francesco Guida (Università Roma Tre), La Grecia, l’Italia e i filelleni italiani prima e dopo il Congresso di Berlino

Giulio Salzano (Università di Teramo), Cultura e istituzioni islamiche in Bosnia-Erzegovina all’epoca dell’amministrazione austro-ungarica

Emanuela Costantini (Università di Perugia), Da città ottomane a capitali nazionali. L’evoluzione urbanistica e architettonica delle capitali balcaniche

Antonio D’Alessandri, (Università Roma Tre), I primi passi del movimento nazionale albanese (1878-1908)

Giulia Lami (Università di Milano), L’annessione della Bosnia-Erzegovina nelle pagine di un giornale popolare russo: Gazeta Kopejka (1908-1909)