La Romanità Orientale e l’Italia dall’antichità fino al secolo XX

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L’Accademia di Romania in Roma in collaborazione con la Facoltà di Storia dell'Università “Alexandru Ioan Cuza” di Iași, la Facoltà di Storia dell'Università di Bucarest, la Facoltà di Storia dell'Università "Babeș Bolyai" di Cluj, Università di Trieste, l’Università degli Studi di Perugial’Associazione Italiana di Studi di Storia dell'Europa Centrale e Orientale (AISSECO) e Centrul Româno-Italian de Studii Istorice al Universității București și al Universității Roma Tre (CeRISS), organizzano nei giorni 18 e 19 ottobre 2021 la terza edizione del convegno italo romeno “La Romanità Orientale e l’Italia dall’antichità fino al secolo XX”.


La Romanità Orientale si è formata dalla fine della Repubblica Romana all’inizio del Principato, quando i contatti già esistenti tra gli abitanti della penisola italica e le popolazioni dei Balcani hanno acquisito forme giuridiche, in particolare trasformando i territori Balcanici in province romane. Nel corso dei secoli, questa romanità ha conservato (a intensità variabile) i legami con le comunità italiche, fonti letterarie, epigrafiche, archeologiche e iconografiche, illustrando queste connessioni in molteplici connotazioni storiche (politiche, militari, economiche, culturali, religiose, ecc.).

La motivazione per organizzare questo convegno e la garanzia del suo successo in una formula annuale deriva, da un lato, dal fatto che l'argomento supporta una trattazione praticamente inesauribile, multi - e interdisciplinare, e dall'altro dalla diversità tipologica delle fonti, suscettibili a nuove interpretazioni o approcci metodologici. Si possono invocare abbondanti fonti archeologiche, con le loro estensioni epigrafiche o numismatiche, iconografiche che accompagnano la romanizzazione diretta dello spazio balcanico e carpato-danubiano nell’epoca del Principato e nella tarda Antichità, e successivamente le sofisticate relazioni politiche del mondo medievale occidentale e soprattutto dell'Italia con i Principati Romeni. È il palcoscenico dell'affermazione politica, storica, artistica dell'identità comune, attorno al concetto di latinitas. Per il Novecento e XX secolo, forme di interazione sempre più diverse si riflettono in molteplici tipologie di fonti, dagli archivi di ogni genere, diplomatico, politico e commerciale, alla stampa e alla produzione artistica. Un segmento separato potrebbe essere l'era dopo la Guerra Fredda e l'adesione della Romania e dell'Italia alla NATO nell'UE. In quest'ultimo punto, la costruzione dell'identità europea, la collaborazione all'interno del progetto europeo, le sfide alla sicurezza affrontate dall'UE e dall'Alleanza del Nord Atlantica, i fenomeni di migrazione o terrorismo, in cui la competenza di entrambe le comunità accademiche è molto solida, trovano il giusto trattamento nella conferenza proposta.


I temi della conferenza:

  • La presentazione di significative nuove fonti per lo studio dei rapporti tra la Romanità orientale e l'Italia.
  • L'interpretazione delle fonti storiche sull'argomento.
  • La dinamica delle relazioni tra la romanità orientale e l'Italia nei diversi contesti storici.
  • L'evoluzione dei rapporti tra l’Italia e lo spazio romeno in diverse epoche storiche.


N.B. Il convegno è destinato ad un pubblico di specialisti (ricercatori e borsisti). L’accesso è limitato e si fa soltanto su prenotazione, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti. Pertanto è necessario esibire la Certificazione digitale europea COVID (Green Pass, in formato digitale o cartaceo) o presentare il referto negativo di un tampone antigienico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti, insieme a un documento di riconoscimento valido. All’interno permane l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.


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